venerdì 27 agosto 2010

SANPIETRINI





ALEMANNO!!!!!!!
dica un po'...ma lei ci va in giro per Roma? A piedi o in autobus? passa mai per le strade del centro pavimentate di sanpietrini? E' mai passato a piazza Venezia sopra un autobus o in motorino? Io credo proprio di no, perché se lo avesse fatto si sarebbe accorto che le strade sono piene di buche e i sanpietrini tutti sconnessi e sa perché se ne sarebbe accorto perché avrebbe preso almeno una storta alla caviglia un passo si e uno no, come me, e avrebbe imprecato contro l'amministrazione comunale, come me e come decine di migliaia di persone che hanno la sventura di abitare a Roma, semplicemente perché ci sono nati e ci lavorano o almeno tentano di farlo - al peggio delle loro possibilità però, dato che, nel tragitto che devono compiere da casa al lavoro già sono sfiniti dal maltrattamento che la Città Eterna gli impone.
Se fosse salito con un amico sul 170, sa quello verde lungo snodabile? e gli avesse rivolto una domanda qualsiasi non avrebbe sentito una parola, e sa perché? perché é impossibile, con il rumore di bulloni e ferraglie che fa il suddetto bus, senza contare lo scecheraggio che si subisce standoci sopra. Ma a Lei, evidentemente, non gliene importa niente perché sta pensando a opere faraoniche solo per far parlare un po' di sé. Guardi io sono d'accordo che la periferia di Roma fa schifo, ma tutta, non solo Torbellamonaca; pure io la raderei al suolo e ricomincerei da capo, ma prima c'è altro. Se proprio ci tiene a passare alla storia come un sindaco di Roma illuminato, tolga i sanpietrini dalle strade più importanti della capitale e faccia mettere un asfalto antirumore: so che esiste, se le interessa minimamente la salute dei cittadini e dei bei monumenti che tutti ci invidiano.
Sulla destinazione dei sanpietrini io un'ideuzza ce l'avrei...non pensi male.....ma, non posso spiattellareLe tutto insieme. Così alla storia ci passerebbe davvero come benefattore dell'umanità...o perlomeno di tutti quelli che calpestano, per un motivo o per l'altro, il suolo della Città Eterna.
Sono Romana, nata a Roma, ed ero molto orgogliosa di esserlo. Ero.

domenica 11 aprile 2010

TRANQUILLO


Una delle parole che mi irrita di più, da un po' di tempo a questa parte, é l'aggettivo "tranquillo", appena sento pronunciare questa parola rassicurante, mi prende una specie d'inquietudine direi proprio un disagio fisico, ma che mi hai voluto dire? Una persona magari é simpatica oppure antipatica, è intelligente o stupida, è vitale o addormentata, è schietta o ipocrita, è arguta o sciocca, oppure, per citare Celentano, uno o é "lento" oppure é "rock" ma perché tranquilla? Si passa una giornata tranquilla..... ma almeno l'aggettivo descrive una situazione circoscritta nello spazio e nel tempo, non può essere usato per descrivere una persona, ma solo per definire una condizione temporanea.
Tutti tranquilli a sentire musica con le cuffiette, tranquilli a vedere la televisione, tranquilli davanti al computer e nel frattempo succede di tutto perchè quelli furbi(che odio) approfittano di tutta questa tranquillità e fanno i loro sporchi comodi, tanto appunto sono sicuri che nessuno reagirà e poi ci stupiamo: ma guarda quanto sono cattivi loro e pensare che noi siamo così tranquilli....vivi bisogna essere, vivi! con reazioni normali tipo se c'è da ridere rido, se c'è da incazzarmi m'incazzo, semplice. E poi tranquilla è una persona che non reagisce che non ha idee, che si accontenta, che è rassegnata.
Si può ricercare una certa serenità, una condizione gioiosa, un modo di prendere la vita con filosofia, come si dice, fino a che qualcuno non ti pesta i piedi oppure assisti a una grande ingiustizia, e allora lì ti arrabbi, ti indigni rifletti ma non stai tranquillo, se rimani tranquillo davanti ad una ingiustizia c'è veramente da preoccuparsi. E' una condizione che non riconosco, sarà un mio limite, forse. Anche il film "Un Uomo Tranquillo"film di John Ford del '52 con John Wayne e una splendida Maureen O'Hara in pratica usa l'aggettivo in modo ironico, visto che poi, lui ex pugile, "l'uomo tranquillo"trascina a casa la moglie a forza di strattoni, chiamatemelo tranquillo? E poi ragazzi sveglia! non avete capito che ci sono riusciti, qui non reagisce più nessuno e per nessuna cosa, questo deve allarmare, altroché.
Non vi basta l'eternità per stare "tranquilli"?
Adesso ci siamo e facciamoci sentire, questa è la vita o come dicono i francesi, c'est la vie.

martedì 6 aprile 2010

DOPOSCUOLA



Per un motivo o per l'altro giro tantissimo per Roma e prendo pure un sacco d'autobus, e una cosa ho notato: che Roma fa schifo! è proprio zozza lurida, sporca in un modo deprimente, a parte qualche murales colorato, le parti basse dei palazzi, le saracinesche dei negozi, i portoni delle case sono pieni di inutili quanto brutti scarabocchi, che servono solo a dare un aspetto trasandato alla città.
Però, siccome sono una positiva, l'altro giorno ho notato una pubblicità che compare in questi giorni negli autobus, anche ben fatta, che indica multe abbastanza alte per chi deturpa o sporca la città; bene, bene, mi hanno preceduta, perché volevo proprio scrivere al sindaco Alemanno di punire con delle sanzioni salatissime chi sporca la città.
Ma la mia soluzione non si limita alle multe che, si sa, uno trova sempre il modo e la maniera di "aggirarle"; e poi questi mica sono scemi, non si fanno certo beccare con la bomboletta spray in mano! Ben venga la multa, ma non basta..... la mia soluzione al problema sarebbe un po' più articolata, e coinvolgerebbe direttamente la scuola.
Appena finite le ore d'insegnamento delle materie che tutti conosciamo, io proporrei un bel doposcuola, dopo una sostanziosa ma non troppo, pausa pranzo per buttare giù un po' d'energia necessaria, a turno e sotto l'attenta guida di un esperto, pennello in una mano, secchio di vernice nell'altra, tutti a ripulire i muri imbrattati, e poi vedi come gli passa la fantasia di fare quegli inutili scarabocchi.
Dopo tre ore tutti i pomeriggi di pulizie forzate c'è la speranza che qualcuno almeno impari un mestiere e non rimanga fino a quarant'anni a fare lavoretti del cavolo anche malpagati; oltretutto i ragazzi, tornando a casa stanchi morti, non ci avrebbero più la forza di andarsi a sballare in discoteca, e magari spennellando tutti insieme trovano pure la maniera di divertirsi.
C'è un notevole guadagno per tutti con questa soluzione: per il pianeta, evitando di usare le inquinanti bombolette spray, per il comune che risparmierebbe sul bilancio per il cosiddetto "decoro urbano" e anche per le nuove generazioni che verrebbero su capendo immediatamente cosa vuol dire lavorare.
Saremmo tutti più contenti in una città pulita, piena di giovani educati cui affidare il futuro di una città così importante come Roma.
Tutto questo però........ non un attimo prima di aver creato degli spazi adeguati dove i giovani possano esprimere la loro creatività liberamente.