martedì 6 aprile 2010

DOPOSCUOLA



Per un motivo o per l'altro giro tantissimo per Roma e prendo pure un sacco d'autobus, e una cosa ho notato: che Roma fa schifo! è proprio zozza lurida, sporca in un modo deprimente, a parte qualche murales colorato, le parti basse dei palazzi, le saracinesche dei negozi, i portoni delle case sono pieni di inutili quanto brutti scarabocchi, che servono solo a dare un aspetto trasandato alla città.
Però, siccome sono una positiva, l'altro giorno ho notato una pubblicità che compare in questi giorni negli autobus, anche ben fatta, che indica multe abbastanza alte per chi deturpa o sporca la città; bene, bene, mi hanno preceduta, perché volevo proprio scrivere al sindaco Alemanno di punire con delle sanzioni salatissime chi sporca la città.
Ma la mia soluzione non si limita alle multe che, si sa, uno trova sempre il modo e la maniera di "aggirarle"; e poi questi mica sono scemi, non si fanno certo beccare con la bomboletta spray in mano! Ben venga la multa, ma non basta..... la mia soluzione al problema sarebbe un po' più articolata, e coinvolgerebbe direttamente la scuola.
Appena finite le ore d'insegnamento delle materie che tutti conosciamo, io proporrei un bel doposcuola, dopo una sostanziosa ma non troppo, pausa pranzo per buttare giù un po' d'energia necessaria, a turno e sotto l'attenta guida di un esperto, pennello in una mano, secchio di vernice nell'altra, tutti a ripulire i muri imbrattati, e poi vedi come gli passa la fantasia di fare quegli inutili scarabocchi.
Dopo tre ore tutti i pomeriggi di pulizie forzate c'è la speranza che qualcuno almeno impari un mestiere e non rimanga fino a quarant'anni a fare lavoretti del cavolo anche malpagati; oltretutto i ragazzi, tornando a casa stanchi morti, non ci avrebbero più la forza di andarsi a sballare in discoteca, e magari spennellando tutti insieme trovano pure la maniera di divertirsi.
C'è un notevole guadagno per tutti con questa soluzione: per il pianeta, evitando di usare le inquinanti bombolette spray, per il comune che risparmierebbe sul bilancio per il cosiddetto "decoro urbano" e anche per le nuove generazioni che verrebbero su capendo immediatamente cosa vuol dire lavorare.
Saremmo tutti più contenti in una città pulita, piena di giovani educati cui affidare il futuro di una città così importante come Roma.
Tutto questo però........ non un attimo prima di aver creato degli spazi adeguati dove i giovani possano esprimere la loro creatività liberamente.

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