venerdì 20 marzo 2009

LO SPOT DI "SEX AND THE CITY"


"Anche tu puoi vivere in pieno stile sex and city nella tua città" così recita lo spot che presenta gli episodi della nota serie televisiva e si vedono le 4 protagoniste che vengono avanti camminando su un marciapiede di New York guardando ad altezza occhi, con tanto di scarpe con i tacchi a spillo.
Prova a farlo a Roma...... se ci hai il coraggio.
Nella migliore delle ipotesi ti si conficca il tacco delle costosissime scarpe tra un sanpietrino e l'altro e devi fermarti a recuperare la scarpa cercando di rimanere in equilibrio sull'altra; ogni due passi, che non è esattamente un divertimento, per poi andare in giro con i tacchi tutti sbucciati e le scarpe sono praticamente da buttare.
A Roma si prendono le storte anche con le scarpe da ginnastica per quante buche, avvallamenti, crepe e "serci" sconnessi ci sono, ma si, chiamiamo le cose con il loro nome ( il selcio sembra che sia il sanpietrino decapitato della parte finale lunga a piramide, fatta a posta per incastrarli bene e non farli muovere, tant'è).
Personalmente é da molti anni che ho smesso di portare le scarpe con i tacchi alti, a meno che non debba fare dei tratti brevissimi, tipo salire sul taxi, entrare al ristorante o andare a teatro non se ne parla proprio, ma nella vita di tutti i giorni neanche a parlarne.
E poi dicono che gli italiani sono depressi c' é un articolo, se vi ricordate, uscito nientemeno che sul NEW YORK TIMES che parla di "depressione collettiva", www.italiani.lu (14/12/2007), non dico per carità che l'essere depressi dipenda dal portare o no le scarpe con i tacchi e poi questo riguarderebbe solo le donne, però aiuta.
Vuoi mettere uscire da casa tutti i giorni con le scarpe che ti pare e piace e, invece di avere un'andatura incerta e barcollante, poter guardare davanti a se fieri e non a capo chino per vedere dove metti i piedi, che se non lo fai ti sfracelli in un attimo (so quel che dico).
Si potrebbe chiedere che ne pensa un mio amico fotografo che giorni fa ha preso una storta per una buca con conseguente caduta, lui e tutta la sua preziosissima attrezzatura, mica ce li aveva i tacchi!

mercoledì 18 marzo 2009

DA GRANDE VOGLIO FARE IL MANAGER





Che fa uno per guadagnare più di 1000 euro al giorno?
Che vuoi che faccia? 
Fa il manager dell’ATAC. 
Ecco che fa! 
Ma io dico.
Io non gliene voglio dare 1000 di euro al giorno, per l’esattezza: 388.979 l’anno Corriere della sera del 7 marzo 2009 dati a Gioacchino Gabbati amministratore delegato dell’ATAC. 
Sono pochi! 
Avendoli, io gliene darei 2000 ma pure tremila di euro, morammazzata l’avarizzia, se gli autobus fossero perfetti, puliti, con i sedili imbottiti con l’imbottitura sostituita non appena si consuma un po’e in qualsiasi punto della città  passasse un autobus ogni due minuti e facesse tutte le fermate e ci fosse una voce gentile che ti avverte in anticipo a quale fermata stai arrivando, con un sottofondo musicale che ti distoglie dalle angustie quotidiane mentre raggiungi il posto di lavoro o torni a casa .
E  se pure non dovessi sbatterti in giro per tutte le edicole e i tabaccai come un mendicante, per sentirti rispondere con aria di sufficienza : no, li abbiamo finiti.
Invece tu sali dalla porta davanti dell'auto e lo stesso conducente, se non ce l’hai, ti vende il biglietto e tiene a portata di mano degli spiccioli per darti il resto e tu sei rilassato, sereno…… la memoria mi ha giocato un brutto scherzo e ho descritto esattamente la situazione che ho visto con i miei occhi a Parigi nel 1996, ultima volta che ho visitato la ville lumière, magari adesso lì è pure migliorata la situazione, difficile però, meglio di così ci manca solo che ti servano un caffè caldo durante il tragitto.
Non succede che arrivi a casa con le gambe e i piedi doloranti e vorresti litigare con tutti perché sei furibondo per avere aspettato l’autobus 40 minuti e faresti una strage, ….no tu sei tranquillo e benedici ogni singolo centesimo di euro che è stato versato nelle tasche di quel manager che ti facilita la vita e come se non bastasse gli rivolgi un pensiero pieno di gratitudine quasi d’amore perchè pensi al suo impegno e te lo immagini girare dalla mattina alle 5 alla sera alle 20 in incognito sui mezzi pubblici per vedere le cose che ci sono da fare, oppure intorno a un tavolo studiando carte e mappe aiutato da esperti laureati in “mobilità” con 110 e lode nelle più prestigiose università del mondo. NIENTE meno di questo.
E poi i mezzi di trasporto non sarebbero mai stracolmi e puzzolenti, ti sentiresti una persona con una dignità, ti sentiresti trattato bene, amato e faresti pace con te stesso, perché il rischio è di finire da uno psicanalista pensando a chissà quali turbe maturate nell’infanzia per colpa di tuo padre e tua madre che nella maggior parte dei casi erano due brave persone che hanno fatto quello che potevano.
Tale sarebbe il vantaggio di un impegno così preciso che non ci sarebbe motivo di privare di uno stipendio milionario una persona che ti fa stare bene con te stesso.

martedì 3 marzo 2009

STRANEZZE DELLA CAPITALE



Mi sono chiesta molte volte, anzi, praticamente tutti i giorni, visto che abito lì vicino, come mai Roma finisce a ponte Sublicio.
Parlo di quel bel ponte che va da Porta Portese a piazza dell'Emporio e viceversa naturalmente, parlo di Porta Portese, di Testaccio che è ai piedi dell'Aventino, parlo della prima circoscrizione, un solo chilometro dall'anagrafe e poco più dal Campidoglio, più centro di così...e poi anche dopo, quando finisce il "centro" e comincia la periferia che succede? eppure tutti gli amministratori di Roma di qualsiasi fede politica da almeno 60 anni, su niente sono mai stati così d'accordo, Roma finisce a ponte Sublicio.
E nessuno dice niente, non se ne parla mai. Ma perchè è normale che fino all'altezza del san Michele la banchina del Tevere è tutta bella illuminata, come é giusto che sia, e dopo ponte Sublicio il buio più pesto? manco una lucetta ogni tanto.... niente, anzi veramente fino a pochissimi anni fa non c'erano i lampioni neanche su lungotevere Testaccio, adesso almeno lì é illuminato.
Mi piacerebbe sapere qual é stata la logica che ha consentito che da lì in poi non era necessario mettere l'illuminazione.
Non è sempre Roma? non è sempre Tevere? che cambia?
Vogliamo parlare di sicurezza........ di ronde?
E chi ci va la sotto di notte a vedere che succede?

L'ALTRO "GRANDE FRATELLO"



Roma 2 marzo 2009
E’ appena finita la seconda puntata di Puccini, per me è ancora presto per andare a letto e allora faccio un po’ di zapping per trovare qualche programma di seconda serata e capito su canale 5 dove stanno trasmettendo il grande fratello, vedo i partecipanti che, invece di essere in preda a crisi isteriche come al solito, urlanti e piangenti, si rotolano nella terra e strisciano come marines per portare a termine una prova, a quel punto mi viene un’ idea da suggerire agli autori che riguarda però un altro reality oltretutto a basso costo anzi, invece di far spendere soldi alla rete ne fa guadagnare alle persone comuni.
Il programma si dovrebbe svolgere tipo a Roma, e i concorrenti dovrebbero essere filmati 24 ore su 24, senza pause,come adesso del resto.
Ho visto che i concorrenti portano per partecipare alla prova delle tute bianche; in questo altro show invece dovrebbero portare tute gialle, anzi fosforescenti.
Solo gli operatori però, che poveracci lavorano: gli altri grigio asfalto. tanto se uno non li vede, amen.
Il compito dovrebbe essere quello di scavare i sanpietrini dalle strade, con le mani nude e senza tenere in nessun conto le condizioni atmosferiche: piova, nevichi o tiri vento, si va avanti lo stesso!
Le pietre devono essere collocate su un camion, i concorrenti devono fare una catena e passarseli l’uno con l’altro fino ad arrivare a destinazione.
Come conduttore non ci metterei una bella ragazza come la Marcuzzi, ci vedrei bene Ignazio La Russa; che però non si rivolge amorevolmente ai concorrenti come fa Alessia, ma li incita con la sua voce tuonante a fare più in fretta e guai se parlano, tutta energia sottratta al lavoro. Pensate già che risparmio: niente casa costruita apposta, niente! tutto in esterno.
Ed ora veniamo ai concorrenti: sicuramente non ci metterei quei 4 sbandati che ci sono adesso.
Come concorrenti invece ci vedrei, lo so sono prevedibile, ma chissenefrega, si ci vedrei proprio loro: i nostri politici, a scelta tra tutti gli schieramenti e a turno, nessuno escluso! Altro che andare tutte le sere in TV a raccontare stronzate con la camicia pulita, la cravatta a pois e la forfora sulla giacca.
I concorrenti attuali e anche passati del grande fratello possono intanto preparare l’asfalto, che spalmeranno ben bene sulle strade della capitale, una volta liberate dai quei c…. di sanpietrini
Vantaggi?
- costo zero per il programma: gli operatori e il conduttore lo stipendio già ce lo hanno.
- impennata degli ascolti con conseguente vendita di pubblicità.
-drastico calo delle vendite di analgesici e antidepressivi.
-Ultimo ma non meno importante, Roma con le strade belle lisce senza buche con grande sollievo per tutti.
Premio finale:
tutto il denaro risparmiato e guadagnato con le pubblicità suddiviso tra cittadini e pensionati a basso reddito.

domenica 1 marzo 2009

NO AL NUCLEARE


UN' IMMAGINE VALE PIU' DI MILLE PAROLE