

...E si le cose cambiano, non prendo mai l'aereo e non sono una grande viaggiatrice ma il treno lo prendo..mi ricordo anni fa quando ancora era in auge il treno intercity a un certo punto del viaggio, quando non ne potevi più di vedere il tuo compagno o compagna di viaggio dormire davanti a te, te ne andavi un po' al vagone ristorante, ti prendevi un caffè con una fetta di torta che non sapeva di niente, oppure uno di quei bei toast che una mia amica francese definì "étouffe chrètien", tradotto da mia madre sarebbe stato "strozza gatti", e te ne stavi lì beata a guardare il panorama da quei grandi finestrini seduta su quasi comodi sgabelli imbottiti, e una parte del viaggio era andata dopo un po' te ne ritornavi diligentemente al tuo posto e magari qualcuno nel tuo scompartimento si era pure svegliato e ci scambiavi due simpatici convenevoli di fine viaggio, con buona salute per tutti...ma, si sa, le cose cambiano e adesso sugli amatissimi e comodi "eurostar" niente di tutto questo: il bar apre con comodo dopo mezz'ora di viaggio, che se sei arrivata trafelata alla stazione e hai attraversato 6 o 7 vagoni e stai morendo di sete che neanche riesci a spiccicare parola per quanto hai la bocca asciutta, stai lì in castigo in uno spazietto con finestrini piccolissimi e tavolinetti ovali senza l'ombra di uno straccio di sgabello dove appoggiarti un attimo, in attesa che l'inserviente faccia con comodo i preparativi; salire e preparare tutto un quarto d'ora prima che parta il treno... naturalmente è chiedere troppo.
Signor Moretti, per cortesia, si metta una polo, un paio di jeans e un bel paio di occhiali da sole e faccia in incognito Milano Roma, tanto per prendere un caffè..a proposito, 2 caffè e una bottiglietta d'acqua rigorosamente in piedi 4 euro e ottanta, manco regalati, no???